9 novembre 2011

"A Reja tanti abbracci e palloni nella rete" di Carlo Alvino

La pioggia delle polemiche è ormai passata e il Napoli pensa già al prossimo impegno di campionato. Dopo la pausa concessa dagli impegni con le nazionali, gli otto convocati azzurri si riuniranno ancora una volta a Castel Volturno per programmare la nuova sfida al San Paolo. Nello stadio di Fuorigrotta torna una vecchia fiamma, un allenatore che è riuscito nell'impresa di far ascendere il Napoli dalla serie C fino alla massima categoria italiana.

Allo stadio San Paolo torna Edi Reja. "Reja sarà accolto con una stretta di mano, un caloroso abbraccio, un in bocca al lupo, ma avrà tanti palloni nella rete. - dice Carlo Alvino, giornalista dell'emittente televisiva di Napoli Canale 9 - Nessuno ha mai dimenticato quello che il tecnico è riuscito a realizzare quando siedeva sulla panchina azzurra. Adesso però è tempo di guardare avanti e con Mazzarri bisogna pensare al futuro di questo Napoli che, dati alla mano, continua ad essere in corsa per tutti i traguardi possibili". Il panzer tedesco Klose sta trascinando i biancoazzurri verso nuove vittorie, con un organico che non deve essere sottovalutato dalla retroguardia di capitan Paolo Cannavaro. "La Lazio, a mio giudizio, ha un organico che le consente di mettere in difficoltà chiunque. A prescindere da Klose, che resta un pericolosissimo terminale offensivo, la squadra di Reja ha tante altre punte abili nel contropiede e nell'uno contro uno. Bisognerà aggredirli dal primo minuto senza dar loro respiro. L'iniziativa del gioco deve essere del Napoli, che deve sempre ricordarsi dei positivi approcci alla gara contro Manchester City e Bayern Monaco al San Paolo". Quanto influisce la carica degli oltre cinquantamila tifosi che gremiscono lo stadio di Fuorigrotta? "Lo stadio San Paolo per il Napoli è da sempre il dodicesimo uomo in campo. -prosegue Alvino - fin dai tempi di Diego Armando Maradona il ruggito del San Paolo è riuscito ad intimorire tutti gli avversari. Ogni squadra sa che giocare a Napoli non è un'impresa facile".

Gara dopo gara e vittoria dopo vittoria il Napoli è quasi arrivato al mercato di gennaio. Alcuni lo definiscono mercato di riparazione, altri di completamento. Tra due mesi il club del presidente Aurelio De Laurentiis chi dovrebbe acquistare? "Il giocatore che ritengo manchi al Napoli è Vincenzo Iaquinta. Un attaccante con le sue caratteristiche non solo fornirebbe la valida alternativa al Matador Cavani, ma sarebbe anche prezioso nel qual caso Mazzarri decidesse di cambiare il modulo per affrontare un avversario insidioso. Iaquinta è il mio consiglio al direttore sportivo Riccardo Bigon". La paura degli attaccanti che potrebbero venire a giocare a Napoli è forse il pensierio di dover essere sostituti del Matador? "Bisogna partire dal presupposto che ormai il Napoli è una grande squadra e di conseguenza anche i calciatori devono pensare in grande. In tutti i club prestigiosi ci sono le prime e le seconde linee, ma con ben tre competizioni nelle quali giocare diventa matematicamente impossibile non scendere in campo da titolare almeno una volta. Di conseguenza l'attaccante che sceglie di vestire l'azzurro non deve farsi problemi e aspettare solo il suo momento". Da gennaio in poi il Napoli si concentrerà solo sul campionato o sull'eventuale ottavo di finale di Champion League? "Il miglior pronostico si trasforma in un augurio di far bene in tutte le competizioni - conclude Alvino - a gennaio, continuando a stupire in Coppa Campioni e in campionato si apriranno nuovi orizzonti anche grazie all'arrivo dei preziosi rinforzi".


Ieri, oggi e domani segna sempre Matador Cavani, ma nel prossimo futuro la macchina da gol sudamericana potrebbe avere nuovi compagni di panchina azzurra. La palla ora passa a Bigon.

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