di Marcello Longarzo
Quest'anno il Napoli fa sul serio e De Laurentiis in chiusura di mercato ha regalato a Mazzarri altri tre colpi, il fantasista belga di origini marocchine Omar El Kaddouri, l'esterno destro Giandomenico Mesto ed il difensore brasiliano della Selecao Bruno Uvini.
Nella sala stampa del centro sportivo di Castel Volturno, il direttore sportivo Riccardo Bigon ha presentato i giocatori alla stampa, queste le parole del DS azzurro: "Siamo soddisfatti del mercato che abbiamo fatto, la rosa ora appare più omogenea grazie ad innesti mirati. Mesto e' un giocatore esperto, mentre El Kaddouri e Uvini sono giovani di grande prospettiva. E' stato un mercato lungo e complicato, ma abbiamo fatto le nostre valutazioni, il campo ci dirà se abbiamo fatto le scelte giuste. Ora in squadra abbiamo due titolari per ogni ruolo e il mister potrà fare le sue scelte nelle varie competizioni. Nelle operazioni che si fanno ci sono gradimenti maggiori o minori, ma il 99,99% di esse si fanno di comune accordo. E' chiaro che i compromessi ci sono sempre, ma quelli fanno parte della vita".
La parola passa poi ai protagonisti, i calciatori:
Omar El Kaddouri sembra l’erede designato di Hamsik e non solo per la cresta. Come lo slovacco infatti gioca trequartista e proviene dal Brescia: “Ho iniziato a giocare come trequartista, ma a Brescia ho fatto anche la mezzala e la seconda punta. Il Napoli giocherà tante partite e mi ritaglierò il mio spazio. Zidane? Non mi piacciono i paragoni, lui ha fatto tante cose, Hamsik le sta facendo. Io le devo ancora dimostrare. Mi piace la numero 10, ma sia a Brescia che a Napoli sono state ritirate in onore di Baggio e Maradona. Ho scelto la 13, dicono che porti fortuna”.
Giandomenico Mesto è un giocatore che Mazzarri conosce molto bene, avendolo avuto alle sue dipendenze alla Reggina. L’esterno ha fortemente voluto l’azzurro: “Giocavo in un ottimo club, ma volevo migliorare ancora. Sono qui per vincere. Ho aggiunto un tassello di qualità alla mia carriera, ma non mi sento arrivato. Ho scelto la 16 perchè è il giorno in cui mi sono sposato”.
Bruno Uvini, considerato in patria l’erede di Lucio, dimostra subito di avere le idee chiarissime: “I brasiliani che giocano in Italia spesso finiscono nella Selecao. Io voglio trovare spazio nel Napoli e giocare i Mondiali nel 2014. Qui ci si allena molto più seriamente che in Brasile, ma anche lì si giocano tante partite. Spero di imparare presto e di convincere Mazzarri, non penso ad un possibile prestito a gennaio. Siamo forti, possiamo lottare per lo scudetto”.
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