2 dicembre 2011

Napoli e la ricca colonia sudamericana

Pensare in grande significa pensare al futuro. Per troppo tempo, e troppi campionati, il Napoli ha seguito la vitale regola del 'vivere alla giornata' anzi alla partita, badando solo a raccogliere quel giusto gruzzoletto di punti necessario alla permanenza in categoria. Per la gioia del popolo di tifosi partenopeo e la soddifazione di una nuova presidenza che ambisce al meglio per il suo club, tutto questo è ormai solo un lontano ricordo.
Il segnale positivo lanciato in campo al San Paolo nel corso della sfida con i bianconeri è che gli azzurri continuano la corsa per tutti i trofei stagionali.
Qualcuno direbbe che eventualmente non sarebbe bello finire la stagione con 'zero tituli' ma sotto il sole cocente del Mezzogiorno italiano piace invece pensare che 'e io pago...' non può essere sempre e solo la battuta che l'asinello deve recitare.


E' tempo di raccogliere quanto di buono è stato seminato, con Goran Pandev tornato ai livelli laziali e la concorrenza che s'affolla in campo per la crescita di una squadra mai sazia di vittoria.
Alla vigilia della gara con il Lecce sono tante le voci che corrono veloci nel mondo del calciomercato. Tra tanti rumors con svariati protagonisti che sarebbero in procinto di essere scritturati nel nuovo film di Aurelio De Laurentiis, in proiezione gennaio in poi nei cinema della serie A, c'è solo una cosa certa: l'occhio degli osservatori è da sempre affascinato alle gambe sudamericane.
Inutile negarlo poichè, dati alla mano, sono tanti i talenti dell'America meridionale che, dopo essere sbarcati nel porto di Napoli, hanno iniziato o completato un'ascesa trionfale nel campionato di calcio italiano.
Da Altafini a Sivori, da Canè a Maradona l'amore del 'Soldato innamorato' non è mai venuto meno per le bellezze dell'America Latina. Il tifoso napoletano si affeziona, giustamente, a chi onora la maglia azzurra e la bagna di determinazione ogni qual volta scende sul rettangolo di Fuorigrotta.
Oggi, come ieri, l'occhio è ancora una volta puntato lì, con uno sfuggente e interessante cileno, Vargas in forza all'Universidad de Chile, e Yacob argentino del Racing di Avellaneda.


Se è vero che non c'è più bisogno del vice Cavani, dato che Pandev s'è destato dal suo dolce torpore, allora adesso la necessità è scritturare il vice Lavezzi.
Il velocista cileno sembrerebbe essere la soluzione giusta ma, come sempre accade nel mare magnum del calciomercato, tra il dire e il fare c'è di euro un mare.
Una tempesta da solcare con una solida nave di certezze, che dovrebbe essere in grado di strappare il nuovo talento alla sua terra natìa e convincerlo a sposare il progetto della Società Sportiva Calcio Napoli.
Un nome che evoca ricordi e suscita ambizioni in tutti i calciatori che raccolgono il testimone lasciato dagli illustri predecessori.Tra questi non solo argentini, ma anche tanti carioca della selecao.
Una volta la macchina da gol partenopea, indimenticato protagonista della Magica degli scudetti, era Antonio de Oliveira Finho detto Careca.
Oggi il brasiliano che sembra struzzicare la fantasia azzurra è Bruno Cortez del Botafogo, esterno sinistro velocità e tecnica dal promettente bagaglio d'esperienze.
Mentre il direttore sportivo Riccardo Bigon, e i suoi fedeli occhi sudamericani, continuano a lavorare per migliorare la creatura del patron Mazzarri deve invece fare i conti con gli uomini che ha a sua disposizione.
Per strappare i tre punti ai giallorossi pugliesi il turnover ritorna prepotente con i tenori Hamsik e Cavani che, almeno all'inizio della gara, dovrebbero risparmiare l'ugola di fantasia sudamericana.


Riflettori puntati dunque sui nuovi protagonisti dell'attacco partnopeo. Il ritrovato mancino macedone, che fa ringraziare tifosi e appassionati sportivi quando decide di esibirsi in un assolo di tecnica acrobatica e il veloce Pocho umile nel capire che non sempre si può concludere malamente dopo aver seminato gli avversari sulla fascia. Il passaggio decisivo dell'argentino, infatti, è stato prezioso per tanti colleghi.
Cavani e Maggio ne hanno già usufruito, Pandev pregusta già il momento del servizio con la succulenta portata argentina. Sulla sinistra inizia il nuovo ballottaggio con Santana e Mascara a contendersi l'ultimo posto utile da titolare.
Dopo il risveglio di Pandev si attende con pazienza, ma non quello della Vecchia Signora, il ritorno del fantasista italiano ex Catania. Confidando un pò in San Gennaro, che tra le altre cose continua a vegliare sulla porta del Napoli, e un pò nella buona sorte anche Mascara potrebbe far espodere la gioia dei tifosi che aspettano il nuovo gol da centrocampo al San Paolo.

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