23 settembre 2011

Presunzione castigata.

Il Napoli non sfata il tabù e continua la meledizione di Verona. I leoni azzurri non ruggiscono nella notte del Bentegodi e arriva il primo ko della stagione.


Una prestazione da dimenticare quella dei partenopei che privi di 7/11 della formazione titolare non ha saputo imprimere al match una propria personalità.
L'inedito reparto difensivo composto da Fernandez, Aronica e Fideleff tiene, anche il centrocampo sebbene non abbia brillato ha dato il suo contributo, quello che ha deluso di più è stato il tridente: Santana, Mascara e Pandev, visto che il portiere del Chievo, Sorrentino non è stato mai chiamato in causa nell'arco dell'intera partita.

I padroni di casa sono più concreti e vanno in vantaggio su un espisodio fortuito, quanto mai immeritato, e tengono meglio la gara che si chiude sull' 1-0, in gol il solito Moscardelli. A nulla serve l'innesto di Cavani, Hamsik ed Inler, i gialloblu si chiudono a riccio e non permettono alcuna occasione agli ospiti.


Stampa e tifosi scatenati dopo il risultato di mercoledì sera contro il Chievo Verona, il tecnico però è vicino alla squadra e difende scelte e giocatori: "Ci ha puniti solo l’infortunio difensivo capitato a Fideleff, che peraltro fino a quel momento se la stava cavando molto bene, come Fernandez. Credo che il pareggio sarebbe stato più giusto e il nostro percorso finora resta più che positivo. Può capitare ogni tanto di perdere, anche se naturalmente ci è dispiaciuto. Non è detto, però, che questo risultato negativo sia soltanto un male. Spero che ci sia d’aiuto per crescere. Il turnover  serviva, il gol poi l’abbiamo preso quando Cavani, Hamsik e Inler erano in campo". Nessuna autocritica, insomma e non sarà De Laurentiis a metterlo sotto accusa.
 

La leggittima necessità dei cambi però non ha trovato d'accordo gli addetti ai lavori. Facile alla luce del risultato, ma non cambia il giudizio di un allenatore dopo una sconfitta, non bisogna essere disfattisti, ci sarà modo per rimediare, è dagli errori che si valutano meglio le cose. Una sana critica ci può stare ed anche l'amarezza e la delusione per un'occasione perduta ma, ora più che mai, è necessario un pò di entusiasmo.
La classifica è corta, si riparte sabato dal San Paolo con la Fiorentina... tutti in campo vicini al mister ed alla squadra, e lì che si cancellano rancori ed incomprensioni.

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