30 marzo 2012

Il Fisco apre le porte a Maradona

di Marcello Longarzo

Dallo studio legale di Piazza Vanvitelli n.15, l'illustre avvocato partenopeo Angelo Pisani fa sapere che Diego Armando Maradona, sarà in udienza a Napoli la prossima settimana, esattamente il 5 aprile, per chiarire, esaminare ed eventualmente sanare la propria posizione nei confronti del fisco italiano.
Dopo 25 anni, si potrà finalmente risolvere l'annosa controversia legata all'ex calciatore argentino che lo ha tenuto lontano dalla 'sua' città, dalla 'sua' squadra e dai 'suoi' tifosi che non l'hanno mai dimenticato.



Il direttore dell'Agenzia delle Entrate, Attilio Befera, ha così commentato l'annunciato rientro in Italia del numero 10: "Maradona è il benvenuto se ha deciso di sanare la sua pendenza con il fisco... io sono un suo tifoso".



L'avvocato Pisani ringrazia e anticipa alcuni dettagli: "Ho letto le dichiarazioni di Befera nei confronti di Maradona, mi sembrano sagge ed affettuose, un apprezzata apertura nei confronti di Diego che non vuole privilegi, non chiede sconti e soprattutto ha il massimo rispetto per le istituzioni italiane. Pur essendo di fatto un uomo libero dal '94, quando i giudici penali e i magistrati della Commissione Tributaria Regionale Campania hanno escluso qualsiasi violazione fiscale nei suoi riguardi, Maradona ha chiesto di chiarire definitivamente la sua estraneità ad addebiti inesistenti e scandalosi per interessi stratosferici che Equitalia ha generato da un semplice dato informatico. A Diego non è mai stato notificato alcun atto, come del resto alla Società Calcio Napoli, e comunque quella fattispecie all'epoca non era prevista dalla legge come violazione fiscale. Oggi tra l’altro è in prescrizione oltre a non risultare possibile verificare i presunti accertamenti e la cartella. I contribuenti devono sapere che quando hanno ragione, possono chiarire le proprie situazioni e che le istutizioni sono amiche dei cittadini onesti".



Da Dubai, dove allena l’Al Wasl, il Pibe de oro gongola al solo pensiero di mettere piede in città: "Ci voglio andare io da Befera, è ora di chiudere una storia che mi ha avvelenato la vita e mi ha sottratto all'amore dei napoletani. Io non sono un evasore fiscale, ho in mano una sentenza del ’94 nella quale si dice che non devo nulla al fisco italiano, non ho capito chi abbia poi cambiato le carte in tavola e perchè. Voglio chiudere la questione e tornare a Napoli dalla porta principale, voglio entrare al San Paolo libero di tifare la 'mia' squadra come tutti i napoletani. E poi voglio prendermi un caffè a piazza Plebiscito con Giordano, Carnevale, Renica e tutti i miei vecchi compagni".

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