19 dicembre 2011

Pioggia giallorossa sugli azzurri

Piove su un San Paolo con un Napoli distratto che concede alla Roma di farsi un grande regalo di Natale con tre punti preziosi nel sacco del caro Babbo dalla barba lunga.
Il lapidario 3 a 1 che gli uomini in giallorosso hanno inflitto agli azzurri non lascia spazio alle repliche, ma diventa in definitiva eccessivo quando con penna e taccuino si iniziano a contare le occasioni sbagliate.
Non sarà un palo di Lavezzi, nè una traversa di Cavani, nè due gol annullati a mutare il risultato ma confermano che, dopo l'autorete, il Napoli aveva cercato di correre ai ripari.
E' così che è iniziato il Derby del Sole.
Con un'autorete dal velenoso pallone che nemmeno Morgan De Sanctis, dalle possenti mani grandi, è riuscito ad afferrare.
Del resto non è possibile affidarsi sempre a San Gennaro, che bisogna dirlo ha anche altro a cui pensare, ma una sconfitta maturata in questo modo se non altro sarà motivi di riflessione. Continuano le precipitazioni su un popolo di tifosi partenopeo che aveva gremito gli spalti dello stadio di Fuorigrotta per dare man forte ai propri beniamini, ma non è bastato.


Il tiro di Erik Lamela, a lungo inseguito dal club di De Laurentiis, ha spalancato la via del gol mentre infuriava la pioggia di marcature verso la porta azzurra.
Agli attaccanti del Napoli il merito, l'unico, di non aver mai ceduto le armi fino al triplice fischio. Il Matador, questa volta servito poco, è stato costretto a fare di necessità virtù con i pochi cross a sua disposizione.
Da sottolineare il calo sulla fascia dal momento della sostituzione di Ezequiel Lavezzi.
Pandev sarà un pò più incisivo dell'inizio stagione, ma non riesce a sopperire alla mancanza del veloce argentino.
Le copiose piogge della tristezza si sono abbattute anche su Mazzarri, che ha deciso di togliersi giacca e cravatta per indossare l'impermeabile della rassegnazione.
Sulla panchina umida il toscano fumava di rabbia, e ne aveva motivo, poichè assisteva impotente a una prestazione del suo gruppo ben diversa da come l'aveva pianificata.
Sono bastati i primi cinque minuti di partita per vanificare ogni schema tattico costruito con pazienza sul rettangolo di Castel Volturno.
Quando si concede un gol alla Roma bisogna pagare le inevitabili conseguenze.


La vittoria in campionato, almeno per il momento, resta una chimera sfuggente e difficile da raggiungere.
Se si gioca ancora con la musica della Champions League nelle orecchie, si affronta con una rete di handicap già nei primi dieci minuti e anche la sfera non vuole saperne di varcare la linea di porta avversaria, la conquista dei tre punti da impresa difficile diventa impossibile.
Ma dov'è finito il Napoli che compie le imprese?
Per il momento è febbricitante sotto la pioggia dell'amarezza, fermo con un ombrello di rabbia in mano e un impermeabile della sconfitta da dover indossare senza lamentarsi.
L'umido si fa sentire nelle ossa e sono già pronti i fazzoletti azzurri per evitare di piangere sui legni colpiti.
Il tutto, ovviamente, va dimenticato rapidamente poichè preso si verà chiamati ad altri cimenti.
C'è infatti appena il tempo per una doccia calda prima di tornare a lavoro per la prossima di campionato.
Sembra difficile da accettare, ma in questo momento il Napoli in Europa sarebbe in grado di vincere contro chiunque, in campionato è tutta un'altra storia.


Mercoledì si torna a calcare il campo da gioco per ritrovare una sorella mai dimenticata.
Quel Genoa che salì mano nella mano con il Napoli dalla serie B iniziando a muovere, come i partenopei, i primi passi sul palcoscenico della serie A dopo una lunga assenza.
Una trasferta tutt'altro che facile dopo che il fattore San Paolo è stato abilmentre dribblato dai giallorossi.
Recarsi lontano dalla mura amiche con una vittoria avrebbe migliorato morale e classifica, adesso il Napoli dovrà rifare tutto per evitare di gioire in questo Natale solo per la Champions League.
Non lasciarsi distanziare dal gruppo di testa è necessario per salvaguardare il patrimonio europeo conquistato con il sudore della fronte.
Un prezioso tesoro da custodire tornando sul gradino del terzo posto.
Il campionato è ancora lungo e molte cose possono cambiare, anche perchè non può piovere per sempre.

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