28 novembre 2011

Napoli, a cena con la Vecchia Signora

Ogni polemica, ogni incidente di percoso, ogni dubbio o titubanza si spegne nel calderone d'emozione sportiva di Fuorigrotta. Domani è il giorno di Napoli - Juventus.
Sembra quasi ingiusto definirla solo una partita. Per alcuni è "la Partita" quella più bella, entusiasmante e che resta scolpita indelebilmente nella memoria dei tifosi. Sì, dei veri tifosi che amano il Napoli e non le polemiche che uccidono lo sport e il calcio. Si gioca il recupero della gara bagnata dalla pioggia del malcontento, che copiosa era scesa cambiando la data della battaglia in campo. Il sereno è tornato, la pioggia è ormai passata e solo il più forte potrà gioire al triplice fischio.


Il San Paolo deve prepararsi con i suoi cinquantamila per ospitare degnamente la Vecchia Signora, così come avveniva in passato:

"Io c'ero allo stadio quando il Napoli superò la Juventus".

Quanti padri di tifosi hanno raccontato le imprese del Napoli che fu. Una storica frase che i sostenitori azzurri sperano di poter ripetere all'infinito, tramandando le gesta immortali dei calciatori partenopei ai tifosi del domani. Gli anni sessanta narrano di singolar tenzoni con protagonisti i bianconeri Boniperti, Burgnich, Sarti e Anastasi che sfidavano gli azzurri Barison, Improta e Canè. Gli anni ottanta fanno affiorare alla mente un certo Michel Platinì, tre volte pallone d'oro, da un lato e un certo Diego Armando Maradona dall'altro. Ad arricchire il baule dei ricordi i tanti, forse anche troppi, ex di turno che infiammano la cosiddetta partita. A cominciare dalla saracinesca Dino Zoff, al bomber José João Altafini fino al talento Omar Sivori mai dimenticato da entrambe le tifoserie. Nel recente passato è degna di citazione la gara disputata nel campionato cadetto tra due compagini impegnate nella lunga e difficile scalata del ritorno in serie A.


In quella Juventus allo stadio San Paolo il sempreverde Alessandro Del Piero cercò la vittoria con la sua pennellata su punizione, mentre l'orgoglio partenopeo spinse Mariano Bogliacino a pareggiare un nuovo capitolo dell'immortale sfida. Napoli e Juventus sono tornate nella massima categoria da protagoniste, vogliono la vetta della classifica e, con un pizzico d'ironia da parte della sorte, c'è sempre un duello tra bianconeri e azzurri decisivo per ottenere preziosi punti. Anche questa volta, per non arrecare un torto alla tradizione, c'è un ex di turno che ha dato in qualità e quantità sia agli azzurri che ai bianconeri. Fabio Quagliarella torna al San Paolo dopo le emozioni dei suoi gol impossibili da fuori area, dopo la stagione che completò il difficile percorso del ritorno del Napoli tra le grandi. L'ultimo solo in ordine cronologico, poichè non è difficile pensare che nel prossimo futuro tanti altri protagonisti faranno scoppiare la passione dei tifosi indossando entrambe le maglie. Oggi i bomber che cercheranno la via del gol, superando Morgan De Sanctis e Gianluigi Buffon, si chiamano Edinson Cavani e Alessandro Matri.


Il Matador uruguaiano e il protagonista della nuova Juventus di Antonio Conte. Da troppo tempo manca la vittoria al Napoli in campionato e quale migliore occasione per ottenere i tre punti contro la capolista. E' impressionante la striscia di risultati utili consecutivi che può vantare la Vecchia Signora che anche indossando il solo apparente innocuo rosa riesce a far bene come quando si veste in bianconero. La storia ci insegna che, a volte,  la serata sul manto di Fuorigrotta è stata solo nera per la Juventus. Per cambiare colore è indispensabile un Napoli combattivo sui palloni a centrocampo e spietato in area di rigore con le punte azzurre. A Mazzarri serve una compagine dal gioco brillante e imprevedibile, con l'aggiunta della ricca fantasia sudamericana e della tenacia dei partenopei. Capitan Cannavaro, napoletano che indossa l'azzurro, aumenta il fardello di responsabilità che grava sulle spalle. C'è una sfida da vincere con la Vecchia Signora, non una partita qualunque, ma un appuntamento con la storia.

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