16 novembre 2011

Gigi Ermetto: “Il Napoli può superare il Manchester, in futuro mi piacerebbe Gilardino”

Dalla celeste uruguaiana all’azzurro nazionale, dal biancazzurro della Lazio fino al blu della sfida che vale un sogno. Tanti, forse troppi sono i colori che si affollano sulla tavolozza del Napoli, che di buona lena torna ancora una volta ad allenarsi a Castelvolturno. Dipingere due prestazioni eccellenti, dal ricco bottino di sei punti, è impresa tutt’altro che facile ma gli allievi di Mazzarri sono abituati a stupire.


Spazio dunque alla fiducia nel buon vecchio 3-5-2, alla fantasia dei rientrati sudamericani e alla voglia di far bene dei nazionali italiani. Quante emozioni s’affolleranno sulle gradinate del San Paolo da sabato in poi, prima si torna con l’ex di turno, non uno qualsiasi, ma quello che è stato il più importante, dati alla mano, nel recente passato dei partenopei. Una allenatore di nome Edy Reja. “La stima per Reja è rimasta immutata dai tempi in cui ancora guidava il Napoli e suo è il merito di quanto è stato fato di buono in passato. – dice Gigi Ermetto, giornalista dell’emittente televisiva di Napoli Canale 9 – Con la Lazio non sarà una sfida semplice. E’ una squadra costruita per ambire alle zone alte della classifica. Non è tanto importante il fatto che giunga a Fuorigrotta da capolista, ma che il Napoli, a causa del calendario, è costretto ad affrontarla pochi giorni prima la gara con il Manchester City". – Potendo scegliere dove sarebbe meglio lasciare un punto? – “L’ipotetico pareggio con la Lazio potrebbe essere facilmente recuperato più avanti nel campionato di serie A – prosegue Ermetto – ma l’eventuale risultato negativo con il Manchester significherebbe la fine dell’avventura in coppa. Io però credo nella forza di questo Napoli. Credo che possa farcela nonostante, sulla carta, parta sfavorito. Il San Paolo è un dodicesimo uomo in campo e il Manchester City se ne accorgerà quando verrà a giocare a Napoli”.


Se tutti i sogni azzurri dei tifosi si realizzassero, con un Natale che offre come doni la vetta della classifica di massima categoria e gli ottavi di finale di Champions League, qual è il regalo che Bigon dovrebbe fare? “Al Napoli manca sempre il vice Cavani. Purtroppo per Pandev, anche a causa dell’infortunio, il gruppo non ha potuto beneficiare della tecnica del mancino macedone. Sul mercato sono tanti i nomi che circolano, ma io ritengo che un calciatore dalle doti tecnico tattiche di Gilardino faccia proprio al caso del Napoli”. Il reparto nevralgico è il centrocampo. L’eventuale innesto di Sulley Muntari donerebbe la mentalità europea che manca al Napoli? “Io penso che la squadra di Mazzarri la mentalità europea ce l’ha già, ma manca qualcosa in più per fare veramente la differenza. Muntari è un mediano esperto e, nel caso venisse a Napoli, sarebbe valore aggiunto per un reparto che necessita di qualche rinforzo”. Parallelamente al Napoli anche tanti scugnizzi, in giro per i campi del mondo, stanno dimostrando il proprio valore.


E’ il caso di Insigne, autentica rivelazione della compagine azzurra allenata da Ciro Ferrara. “Beh da Ferrara mi aspettavo una grande Under 21 e da Insigne ottime prestazioni. Entrambi non hanno tradito le aspettative e se in futuro le strade del Napoli e di Insigne si incroceranno – conclude Ermetto – un nuovo scugnizzo napoletano avrà la sua chance di dimostrare il proprio valore indossando la maglia che fu di Iuliano, Zola e Fabio Cannavaro”.


Sei punti da conquistare con la capolista di serie A e il Manchester City. Adesso il Napoli deve dimostrare ancora una volta di essere diventata grande dipingendo altri due capolavori di prestazione.

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