1 ottobre 2011

Pandev, al “MEAZZA” per risvegliare il bomber addormentato


Il lungo viaggio verso San Siro è iniziato e nella valigia Goran Pandev ha sistemato con cura maglietta, pantaloncini e voglia di riscatto. Per il macedone l’anticipo con l’Inter di Massimo Moratti non è una partita qualsiasi, con un lungo digiuno di gol al quale un attaccante abituato a riempire le reti avversarie non è di certo abituato. 


Inutile pensare al passato, quando in maglia celeste la punta faceva coppia fissa con Rocchi e stupiva l’Olimpico. Ormai alle spalle anche la parentesi in nerazzurro, con il solo azzurro che resta sulla casacca di un giocatore che ha una nuova occasione di dimostrare quanto vale. Il professore del calcio toscano Walter Mazzarri considera l’eclettico Pandev in grado di ricoprire sia il ruolo di prima che seconda punta, ma non è un mistero che quando il direttore sportivo Bigon ha acquistato il calciatore lo ha fatto pensando a un’alternativa a Cavani.


Se è vero che la traversa a Cesena ha lasciato l’amaro in bocca al macedone nella prima trasferta è altrettanto vero che un gol, in questo momento, sarebbe di grande aiuto alla compagine partenopea e al morale dell’atleta azzurro. Sono tanti, infatti, gli occhi puntati su Pandev e altrettante le attese quando si sfida una delle grandi del campionato italiano. Le vittorie fanno bene a tutti, quindi anche all’Inter che di recente ha recuperato il terreno perduto nelle prime gare della stagione. Dopo il cambio di allenatore i risultati positivi per il gruppo di capitan Zanetti non si sono fatti attendere, con il re Mida Ranieri che appena si è seduto sulla nuova panchina ha iniziato a trasformare tutto in oro prima a Bologna e poi a Mosca in Champions League.


L’attacco milanese offre qualità e precisione, con Forlan più che probabile titolare e un Diego Milito pronto a sostituire il collega di reparto in qualsiasi momento. Di argentini, però, non è povero il Napoli con quel Lavezzi che continua a migliorare partita dopo partita. Tra le cose utili da ricordare ci sono le due prestazioni di alto livello in coppa contro Manchester City e Villareal. L’approccio alla gara degli azzurri, determinante nelle due sfide europee, dovrà essere ripetuto se l’obiettivo sabato sera è strappare punti al gruppo milanese. Nella valigia è bene portare anche qualche amuleto, senza essere troppo vittima della scaramanzia, poiché sono ben 17 anni che il Napoli non riesce ad avere ragione degli avversari sul manto erboso del Meazza. Chissà se questo nome, quello che fa riaffiorare alla mente il ricordo di un grande combattente dell’area di rigore, risveglierà il  bomber addormentato che giace ancora in Goran Pandev. Per affrontare e vincere il re Mida Ranieri è necessario scendere in campo dopo aver fatto tesoro degli errori commessi in passato.


Questa volta, quando Hamsik e Lavezzi serviranno il pallone giusto, il mancino macedone non dovrà fallire. Al fischio d’inizio l’attaccante che giocherà con una spada di determinazione e uno scudo di forza di volontà non troverà avversari in grado di fermarlo. Così, un tempo, giocava il guerriero Giuseppe Meazza.

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