28 gennaio 2011

Il Napoli è fuori dalla Coppa Italia, nel frattempo arriva Victor Ruiz.

Tutti in piedi ad applaudire i Guerrieri, il Napoli esce immeritatamente dalla Coppa Italia, ma domina per 120 minuti sui campioni del mondo dell'Inter.
Castellazzi, Ranocchia, l'arbitro e la dea bendata hanno dato sfoggio alle loro doti più ignote regalando i quarti di finale a chi era nell'oblio più totale.
Un grande, grandissimo Napoli si è visto nella notte di Fuorigrotta. Le occasioni per gli azzurri non si contano, si sono giocati 120 minuti praticamente a senso unico, poi la roulette dei rigori... sbaglia Lavezzi, forse il migliore in campo e finisce il sogno dalla Coppa Italia.

E' andata così, poco importa quando in campo si vede una partita come quella di mercoledi, questo è un grande Napoli, questi sono i nostri Guerrieri e non possiamo che essere fieri di loro.

Primo Tempo: Pochi minuti e l'Inter va sotto di un gol, splendida azione Lavezzi-Dossena-Cavani, il Matador non sbaglia e mette dentro, l'assistente vede un fuorigioco e la rete è annullata. Al 16' Stankovic si fa vedere in area azzurra, tiro, fuori. Al 32' cross di Dossena per Cavani che salta due uomini, ma Castellazzi in uscita anticipa tutti. Al 36' ancora Stankovic, ma De Sanctis non si fa trovare impreparato. Al 38' azione fulminante del Napoli, Cavani lancia Lavezzi che va verso la porta, dribbling e tiro a giro, Castellazzi blocca.
Al 40' uno strepitoso De Sanctis alza sulla traversa una bordata al volo di Cambiasso da tre metri e finisce il primo tempo.

Secondo tempo: Si gioca ad una sola porta, quella dell'Inter. Il Napoli padrone assoluto del campo comincia a bersagliare Castellazzi, la lista delle palle gol è infinita. Cannavaro ad un metro dalla porta devia di petto (invece che di testa) una punizione di Cavani ma il colpo è poco potente e trova la presa facile del portiere.
E' la volta di Cavani che gira di testa un cross di Campagnaro, ma è la serata di Castellazzi. Poi la palla gol colossale che potrebbe mettere ko l'Inter, Lavezzi va via a sinistra correndo come un ghepardo, cross teso e velo di Cavani, arriva Hamsik che finta su Lucio e tira di sinistro a botta sicura, l'estremo difensore neroazzurro devia alla disperata con i piedi, Hamsik riprende di testa e scavalca tutti ma arriva Ranocchia sulla linea e salva... incredibile! Finisce anche la ripresa, si va ai supplementari.

L'Inter perde completamente il fiato e le gambe, il Napoli sgretola la Beneamata anche nei supplementari.
Si comincia subito con un sinistro di Campagnaro che viene salvato da Lucio (braccio o spalla?). Poi ancora azione travolgente azzurra con Lavezzi che entra in area da solo, piazza col destro e Castellazzi fa una parata che vale un gol.
Finiscono anche i supplementari sotto un assalto furioso del Napoli. Gli azzurri sono splendidi, infiniti, emozionanti, ma la palla non entra.

Si va ai rigori che per l'Inter sono come una lotteria e si aggiugica il jackpot quando Lavezzi sbaglia l'unico rigore della serie, fuori di un soffio. 


Il San Paolo resta in piedi ad applaudire i suoi eroi sfortunati.

Walter Mazzarri non riesce a mandar giù l’eliminazione dalla Coppa Italia, il tecnico azzurro comincia dalle dichiarazioni di Leonardo, che ha parlato di qualificazione meritata dei suoi: "Contiamo le palle gol fatte dall’una e dall’altra squadra, vi renderete conto di chi avrebbe meritato o meno il passaggio del turno. Noi di occasioni per segnare ne abbiamo avute tante, soprattutto dal secondo tempo in poi, l’Inter una sola. Sulle decisioni arbitrali, a volte quando si tratta di stabilire se c’è rigore o meno, o se è fuorigioco oppure no, le grandissime squadre vengono sempre favorite. Purtroppo la realtà è che siamo fuori dalla coppa, ma sono molto soddisfatto, non ho nulla da rimproverare ai miei ragazzi. A tratti sembrava che l’Inter fosse una provinciale, ci è mancato solo il gol”.

Piccola nota di colore:
Sempre in Coppa Italia, ma due anni fa, ancora un errore del Pocho dal dischetto, questa volta contro la Juventus, condannò il Napoli all'eliminazione. Per lui sono fatali, i penalty gli portano davvero male.
Ricordano tanto la sera del 1 ottobre 1986 a Tolosa, primo turno di Coppa Uefa.
Il Napoli ritorna in Europa dopo un'assenza di 4 anni, calci di rigore, c'è Maradona... il suo è quello decisivo, sulla palla è calmissimo, forse troppo, tiro... la palla va a sbattere sul palo alla destra del portiere Philippe Bergeroo, il Napoli è eliminato.


Il presidente De Laurentiis nel dopogara si complimenta con la sua squadra per la splendida prestazione contro l'Inter e nonostante l'eliminazione li gratifica con parole e fatti: "Darò alla squadra come premio la metà dell'incasso della partita di stasera. Dopo la partita sono andato negli spogliatoi a rincuorare i ragazzi, ho detto a tutti che hanno messo sotto i campioni del Mondo e che dovevano rallegrarsi per come si erano battuti in campo. Ho visto un match bellissimo, con un Napoli che ha mostrato valori umani e professionali. Devo ringraziare Mazzarri - prosegue il Presidente - che ha saputo dare a questo gruppo virtù morali oltre che tecniche. Ogni giocatore dà sempre il massimo per questa maglia incarnando esattamente la filosofia della Società. Ho incrociato il Pocho, era molto triste e così l'ho abbracciato e gli ho detto: Hai giocato benissimo, non farti un cruccio del rigore, vorrà dire che saremo ancora più forti in campionato. Domenica dovremo recuperare energie fisiche e mentali per affrontare la Sampdoria, sarà una partita dura e ci vorrà un Napoli ad alti livelli. Abbiamo ancora due competizioni importanti in cui vogliamo essere protagonisti. Io le considero due imprese da compiere: campionato ed Europa League. Se a febbraio dovessimo battere il Villarreal sarebbe ancor più affascinante la stagione. Dobbiamo restare concentrati e giocarci ogni partita come se fosse una finale".
Infine una battuta sul mercato. "Io sono coerente, ho preso un impegno innanzitutto con i miei tifosi. Punteremo su talenti che siano giovani e possano garantire alla squadra una crescita costante negli anni. Ho anche anticipato i tempi, sta per arrivare il difensore mancino più forte che si possa trovare oggi sul mercato in Europa..."

Ieri sera all'aeroporto di Capodichino si è visto lo spagnolo Victor Ruiz, questa mattina è a Castel Volturno, quartier generale della Società partenopea, per le visite mediche di rito e la firma del contratto, in serata tornerà a Barcellona dove terrà una conferenza stampa per salutare i tifosi dell'Espanyol per poi rientrare a Napoli dove domenica assisterà alla partita contro la Sampdoria dalla tribuna, sarà subito disponibile per Mazzarri già da lunedi.
Ruiz firmerà un contratto da 750mila euro a stagione fino al 30 giugno 2015. L'Espanyol, oltre al compenso economico di 6 milioni di euro, riceverà anche il cartellino a titolo definitivo del giocatore Jesus Datolo.







Il presidente del Napoli aggiunge: "Io mantengo sempre le promesse, non mi sono mai tirato indietro e non lo farò neanche a giugno. Victor Ruiz è in linea con il nostro progetto che è partito con Hamsik, Lavezzi e Cavani. Sono uno coerente e sono al servizio dei miei tifosi".



Definita la trattativa con gli spagnoli, il patron azzurro e lo staff spostano l'obiettivo su Barreto. La situazione al momento è che l'Atalanta chiede 9 milioni mentre il Napoli ne offre 7. La parola definitiva sarà del giocatore, contattato direttamente anche da Mazzarri. Ultimo tassello sarebbe il ruolo di vice Lavezzi, sfumato la pista Maccarone, la più calda è quella che porta a Mascara. Il Napoli non va oltre 1,5 milioni per un giocatore in scadenza di contratto, il Catania ne chiede uno in più.

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