12 dicembre 2011

Napoli non rovescia il risultato al Piola

A volte non è sufficiente scendere in campo con i titolari per strappare la vittoria all'avversario. Nel caso del Napoli, infatti, a Novara non è bastato orchestrare un attacco con quattro tenori che seguivano la frenetica bacchetta del direttore Walter Mazzarri.
Dopo l'entusiasmo di Champions League giunge una doccia fredda che spegne parzialmente la gioia, facendo abbassare i toni e riportando l'undici azzurro con i piedi per terra.
Sul manto erboso del Silvio Piola il Novara si è fatto valere, non solo per essere passato in vantaggio per primo, non solo per la tenacia e la combattività dimostrata su ogni pallone, ma soprattutto per il piglio da tigre con il quale è riuscito ad affrontare i leoni della coppa Campioni.


E' un pari che ha il sapore di una vittoria per il Novara e un pareggio che ha il sapore di una sconfitta, invece, per la compagine allenata dal tecnico toscano.
Nel viaggio di ritorno tanti mea culpa dovranno essere recitati, con quel mezzo di trasporto che si trasforma quasi in un confessionale.
Ma la colpa più grave, cioè quella decisiva per non dare il massimo, è la mancanza di minutaggio nelle gambe.
Come evitarlo? Beh, almeno per il momento non vi è risposta plausibile a questa domanda.
Il vero problema è competere su due fronti, e con la Coppa Italia tre, che attingono impietosamente le energie nel pozzo azzurro che di certo non è senza fondo.
Al termine dei novanta minuti di gioco non vi è ombra di dubbio che, contro una neo promossa ansiosa di dimostrare il proprio valore tra le mura amiche, si è giocata una delle trasferte più difficili che potessero capitare alla squadra di Aurelio De Laurentiis.


Una nuova prova, almeno non persa, che farà ancora riflettere a lungo su quanto non si è fatto o riuscito a fare.
I punti raccolti in campionato, dati alla mano, sono effettivamente troppo pochi e guardare la magra classifica sprona a fare meglio.
Prima della pausa c'è tempo e modo per rifarsi, ma inevitabilmente l'attenzione si sposterà dal calcio giocato al calciomercato.
Per evitare altri cali di prestazione, senza minare la forza del gruppo, serviranno forze fresche che possibilmente arriveranno dalla finestra di gennaio.
Almeno un ritocco per ogni reprato sarebbe l'optimum per un Napoli che pensa in grande e si comporta da grande nel torneo dei campioni, ma non riesce proprio a dare il massimo quando affronta una cosiddetta piccola al ritorno dalle sfide europee.
Gli occhi del mercato azzurro in sudamerica di Maurizio Micheli continuano a visionare un numero impressionante di nuovi protagonisti.
Sono tanti i nomi che circolano in questi giorni, ma l'obbligo è scegliere bene puntando su un nuovo Lavezzi e un nuovo Cavani dalle grandi potenzialità latenti.
Nel frattempo sono in corso le trattative tra la commissione interna della squadra e il presidente per concordare il premio Champions.
La storica qualificazione agli ottavi di finale nel 'girone della morte' è un traguardo da ricordare assegnando un encomio ad ogni protagonista.
Ci sarà anche il tempo di tirare il fiato, la pausa concessa dalla presentazione del nuovo film di Natale targato De Laurentiis concederà al gruppo di capitan Cannavaro di rifiatare.


C'è però tanto ancora da lavorare a Castel Volturno da metà settimana in poi.
Il prossimo difficile avversario che entrerà allo stadio San Paolo è la Roma dello sfuggente Erik Lamela per lungo tempo corteggiato anche dal Napoli di De Laurentiis.
Buone nuove dall’infermeria con Britos e Donadel, dopo un lungo periodo di attesa e di riabilitazioni, pronti per riaggregarsi al gruppo.
Sono due le partite delicate rimaste in calendario, entrambe al San Paolo, che potrebbero donare sei importanti punti per la classifica.
Domenica sera contro i giallorossi e mercoledì 21 dicembre contro il Genoa, nel recupero della prima giornata nel capoluogo campano sono attese due vecchie conoscenze azzurre. Una compagna di risalita dalla serie B e una storica rivale dalle infiammate sfide in campo... il famoso derby del Sole.

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